Voci dal mondo tedesco
Schönborn: lo paragono a sant’Agostino
Va considerato «un padre della Chiesa»
Voci dal mondo tedesco – «Per me
è un padre della Chiesa.
Lo paragono a sant’Agostino».
Così l’arcivescovo di Vienna,
il cardinale Christoph Schönborn,
ha ricordato Benedetto XVI
appena raggiunto
dalla notizia della sua morte.
Da lungo tempo suo amico e discepolo,
con l’arcivescovo di Vienna
c’è sempre stato un legame molto forte
iniziato nel lontano 1972
quando Schönborn era ancora sacerdote
dottorando e allievo
del professor Ratzinger
all’università di Ratisbona.
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Voci dal mondo tedesco – E di Ratzinger
ricorda, tra gli altri,
un episodio che anche oggi racconta:
«Nel settembre del 1991 egli ebbe un ictus.
Non fu grave e recuperò rapidamente,
ma a causa di questo non riuscì a venire
alla mia ordinazione episcopale
perché era in ospedale.
Così mi scrisse una bellissima lettera.
Dopo un mese, il 2 novembre,
sua sorella Maria,
che era sempre con lui,
ebbe un ictus mentre si trovava
davanti alla tomba dei genitori
è morì lo stesso giorno.
Non sapevamo come Ratzinger
avrebbe reagito a questa morte.
Il giorno dopo il Conclave
che lo elesse al soglio di Pietro,
quando entrò nella sala
per la colazione di Santa Marta
vestito di bianco io gli dissi:
“Santo Padre ieri
durante la sua elezione
ho molto pensato a sua sorella Maria
e mi sono chiesto se sua sorella
avesse chiesto al Signore
di prendere la sua vita
e di lasciare quella di suo fratello”.
Lui mi rispose: “Penso di sì”.
Questo è stato il momento più commovente
di tutti i nostri incontri».
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Voci dal mondo tedesco – Eminenza,
chi è stato per lei papa Ratzinger?
Papa Benedetto, il professore Ratzinger
è stato per me un vero maestro
e ho avuto la gioia di essere stato suo allievo.
Perché non solo è stato insegnante
di grande talento, di grande capacità,
è un vero maestro nella scrittura e nella parola,
nella parola viva e nei testi scritti.
Io ho imparato tanto da lui.
E penso che questa capacità dell’insegnamento
della trasmissione della fede,
la riflessione sulla fede,
fanno di lui quasi un Padre della Chiesa.
Rispetto a tutti i teologi del ventesimo secolo,
a mio avviso, il papa Ratzinger
è colui che più di tutti
è simile ai padri della Chiesa.
Con il suo ministero episcopale
e poi pontificale,
con la sua maniera di essere teologo
io lo paragono a sant’Agostino
che è stato suo maestro.
Sant’Agostino e Joseph Ratzinger
uso metterli vicini.
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Voci dal mondo tedesco – Cosa hanno significato
le sue dimissioni per la Chiesa universale
e qual è il messaggio importante che ha lasciato?
L’11 febbraio 2013
è stato certamente uno choc,
una sorpresa inaspettata per tutta la Chiesa.
Ma personalmente
accolsi con molto rispetto questo gesto
perché io ho creduto ciò che lui ha detto,
e cioè che non si sentiva più in forze
per servire come Successore di Pietro,
come vescovo di Roma.
Questo atto, dunque,
che ha tanto sorpreso il mondo,
ha avuto, a mio avviso,
un effetto importante
sull’immagine del Pontefice.
In un certo modo
egli ha umanizzato l’immagine del Papa
perché umilmente ha ammesso la realtà.
Questo atto perciò è importante
per l’immagine del Papa e del suo ruolo.
Dunque è importante
per la storia della Chiesa e per il suo futuro.
Stefania Falasca, «Schönborn:
lo paragono a sant’Agostino
Va considerato “un padre della Chiesa”»,
in “Avvenire”, martedì 3 gennaio 2023, p. 8.
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Voci dal mondo tedesco
I vescovi, da Passau a Ratisbona:
«Lascia un segno nella formazione»
Voci dal mondo tedesco – «Le nostre strade
si sono incrociate più e più volte
negli ultimi 60 anni e occasionalmente
abbiamo avuto dei dibattiti,
ma questo si addice alla teologia
ed è normale.
Siamo sempre stati in contatto
e abbiamo avuto un rapporto amichevole.
Solo venti giorni fa
mi ha scritto una lettera molto gentile,
che ho davanti a me in questo momento».
Così ha detto il cardinale Walter Kasper
di Benedetto XVI in un’intervista
rilasciata al portale Katholisch.de.
Per Kasper – anche lui tedesco, teologo,
classe 1933, quindi non molto distante
in età da papa Benedetto,
e con alle spalle lunghi anni
di lavoro nella Curia Romana –
Ratzinger «è stato un importante teologo
e un importante Papa,
sfortunatamente
è stato spesso frainteso,
soprattutto in Germania,
ma penso che questo cambierà
con la sua morte.
È stato l’unico Papa tedesco per secoli
e come tedeschi
possiamo essere orgogliosi di tale Papa».
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Voci dal mondo tedesco – Messaggi di cordoglio
sono arrivati ovviamente
da numerose voci istituzionali
– ecclesiali e no – in Germania,
a partire dal presidente dei vescovi tedeschi,
il vescovo di Limburg, Georg Bätzing.
«Il nostro defunto papa Benedetto XVI
ha parlato spesso della risurrezione
– scrive Bätzing al termine
di una lunga riflessione –
nell’ora del dolore che incombe
sul nostro Paese e sulla nostra Chiesa,
la sua parola può consolare e dare speranza:
“Risurrezione significa
che Dio conserva il potere nella storia,
e che non lo ha ceduto alle leggi della natura.
Significa che non è divenuto impotente
nel mondo della materia
e della vita materialmente determinata.
Significa che la legge di tutte le leggi,
la legge universale della morte,
non è tuttavia l’ultima potenza del mondo
e la sua ultima parola.
L’ultimo è e rimane
quello che è anche il primo.”
Possa Papa Benedetto XVI
trovare compimento in Gesù Cristo,
che è l’inizio e la fine,
l’Alfa e l’Omega,
il primo e l’ultimo».
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Voci dal mondo tedesco – Per Stefanx Oster,
vescovo di Passau
– la diocesi dove Ratzinger nacque –
«con papa Benedetto perdiamo un padre,
un padre spirituale che ha lasciato
un segno nella formazione di molti.
Ci ha insegnato a pensare e a credere,
ci ha insegnato a vedere
con gli occhi della fede».
Perdiamo anche
«un uomo rispettato da tanti
per la sua profondità e saggezza,
per la sua chiarezza e sincerità,
un uomo che forse
proprio per questo motivo
ha avuto tanti avversari».
Anche una delle persone
«più colte del suo tempo
– aggiunge Oster –
dotata di genio e capacità
di interpretare il reale,
doti che in lui
si unirono miracolosamente
a una fede da bambino,
umile e fiduciosa».
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Voci dal mondo tedesco – L’altra diocesi
a cui la vita di Ratzinger fu strettamente legata,
quella di Ratisbona, dove Benedetto
aveva vissuto e insegnato
alla locale università dal 1969 al 1977,
ha dedicato al Pontefice defunto
numerosi omaggi.
Il vescovo Rudolf Voderholzer
ha pubblicato una cronistoria fotografica
del rapporto fra Benedetto XVI e Ratisbona,
con un pensiero finale:
«Speriamo e preghiamo
affinché la famiglia [Ratzinger],
che a Ratisbona aveva trovato
la sua comune casa terrena,
sia ora unita nella sua dimora eterna».
Andrea Galli, «I vescovi, da Passau a Ratisbona:
“Lascia un segno nella formazione”», in
“Avvenire”, martedì 3 gennaio 2023, p. 8.
Foto: Foto: Benedetto XVI
(Joseph Aloisius Ratzinger) /
insiemenews.it