Un passo più avanti
Un passo più avanti – L’episodio della Samaritana,
che è sempre stato letto, giustamente, come
la «universalizzazione» e la «spiritualizzazione»
del rapporto con Dio,
ci dice oggi qualcosa di nuovo.
Chi erano i samaritani?
Gli abitanti della regione
del regno di Israele (il regno del Nord),
che aveva come capitale Samaria.
Dopo la conquista assira (722-720 a.C.)
vi si sviluppò un ripopolamento
che influì anche sull’identità religiosa
degli abitanti.
I samaritani (che parlavano
una variante aramaica, detta appunto,
«giudeo-samaritano»,
professavano una religione
che le autorità di Gerusalemme
consideravano scismatica:
il punto centrale di divisione
era il rifiuto del tempio di Gerusalemme,
e la costruzione di un santuario samaritano
sul monte Garizim (santuario
che venne distrutto
durante l’occupazione ellenistica).
Per queste ragioni
il rapporto degli ebrei verso i samaritani
fu sempre negativo:
l’incontro di Gesù con la Samaritana
ha perciò qualcosa di sorprendente
e, per i giudei, di scandaloso.
Infatti, noi vediamo
nel racconto di Giovanni
come la Samaritana,
consapevole del contrasto tra i due popoli,
si meraviglia che il giudeo Gesù
le chieda da bere.
***
Un passo più avanti – Ma l’episodio
è anche più singolare.
Infatti, agli occhi dei giudei
segaci di Gesù
il suo comportamento
è ancora più «conturbante»:
è conturbante che Gesù,
in un luogo pubblico
parli a una donna sconosciuta,
ed è conturbante
che parli a un’eretica.
Si aggiunga un particolare
che ricorre altre volte nella Bibbia:
l’incontro avviene presso un pozzo.
Dobbiamo ricordare che i pozzi,
sin dall’epoca di Abramo,
sono luoghi di incontro
tanto tra personaggi biblici,
quanto fra questi e Dio.
Il pozzo è nella Bibbia
– se possiamo osare un paragone ardito –
un sacramento.
E presso questo pozzo avviene un dialogo
tra un uomo e una donna
che è forse uno dei punti chiave
di tutto il Nuovo Testamento,
anzi di tutta la Bibbia.
La Samaritana,
che era certamente dotata
di un pensiero religioso maturo,
pone a Gesù una domanda
che provoca da lui due risposte:
la relativizzazione dei luoghi di culto
rispetto al culto del cuore («spirito e verità»);
e l’asserzione – che le Chiese cristiane
hanno dimenticato per duemila anni –
che «la salvezza viene dai giudei».
Un passo più avanti
Un passo più avanti – Oggi
la lettura di questo episodio
ci dovrebbe suggerire alcune riflessioni.
La Samaritana è, potremmo dire,
una extracomunitaria,
che spinge il lettore
a crescere nella fede.
Inoltre, rispondendo
a una domanda della donna,
Gesù «svaluta» l’importanza
dei luoghi di pellegrinaggio:
«Viene l’ora in cui
né su questo monte
né a Gerusalemme
adorerete il Padre…
Viene l’ora – ed è questa –
in cui i veri adoratori
adoreranno il Padre
in spirito e verità:
così infatti il Padre vuole
che siano quello che lo adorano».
Infine, la Samaritana
fa una professione messianica
che, in un certo senso,
la pone un passo più avanti
rispetto agli stessi discepoli di Gesù.
Paolo De Benedetti, «Un passo più avanti»,
in Paolo Bill Valente (a cura di), «Al pozzo
di Giacobbe. Il dialogo rivoluzionario
tra Gesù e la Samaritana», Casa editrice
Il Margine, Trento, 2013, pp. 19-20.
Foto: Gesù e la Samaritana
al pozzo di Giacobbe, Piatti dipinti
con scene evangeliche, Manifattura Ginori,
Doccia (Firenze) / anticoantico.com