Udienza Generale 2013/4
Piazza San Pietro
Mercoledì, 17 aprile 2013
Udienza Generale 2013/4
È salito al cielo,
siede alla destra del Padre
Cari fratelli e sorelle,
buongiorno!
Nel Credo
troviamo
l’affermazione
che Gesù
«è salito al cielo,
siede alla destra
del Padre».
La vita terrena
di Gesù
culmina
con l’evento
dell’Ascensione,
quando cioè
Egli passa
da questo mondo
al Padre
ed è innalzato
alla sua destra.
Udienza Generale 2013/4
Qual è il significato
di questo avvenimento?
Quali ne sono
le conseguenze
per la nostra vita?
Che cosa significa
contemplare Gesù
seduto
alla destra del Padre?
Su questo,
lasciamoci guidare
dall’evangelista Luca.
***
Udienza Generale 2013/4
Partiamo
dal momento in cui
Gesù decide
di intraprendere
il suo ultimo
pellegrinaggio
a Gerusalemme.
San Luca annota:
«Mentre stavano
compiendosi
i giorni in cui
sarebbe stato
elevato in alto,
egli prese
la ferma decisione
di mettersi
in cammino verso
Gerusalemme»
(Lc 9,51).
Mentre “ascende”
alla Città santa,
dove si compirà
il suo “esodo”
da questa vita,
Gesù vede già
la meta, il Cielo,
ma sa bene
che la via
che lo riporta
alla gloria
del Padre
passa
attraverso
la Croce,
attraverso
l’obbedienza
al disegno divino
di amore
per l’umanità.
Udienza Generale 2013/4
Il Catechismo
della Chiesa Cattolica
afferma che
«l’elevazione
sulla croce
significa
e annuncia
l’elevazione
dell’ascensione
al cielo» (n. 661).
Anche noi
dobbiamo
avere chiaro,
nella nostra
vita cristiana,
che l’entrare
nella gloria
di Dio
esige la fedeltà
quotidiana
alla sua volontà,
anche quando
richiede sacrificio,
richiede
alle volte
di cambiare
i nostri programmi.
L’Ascensione
di Gesù
avvenne
concretamente
sul Monte
degli Ulivi,
vicino al luogo
dove si era
ritirato
in preghiera
prima
della passione
per rimanere
in profonda
unione
con il Padre:
ancora una volta
vediamo che
la preghiera
ci dona la grazia
di vivere fedeli
al progetto di Dio.
***
Udienza Generale 2013/4
Alla fine
del suo Vangelo,
san Luca
narra l’evento
dell’Ascensione
in modo
molto sintetico.
Gesù condusse
i discepoli
«fuori
verso Betania
e, alzate le mani,
li benedisse.
Mentre
li benediceva,
si staccò da loro
e veniva
portato su,
in cielo.
Ed essi
si prostrarono
davanti a lui;
poi tornarono
a Gerusalemme
con grande gioia
e stavano sempre
nel tempio
lodando Dio»
(24,50-53);
così dice san Luca.
Udienza Generale 2013/4
Vorrei notare
due elementi
del racconto.
Anzitutto,
durante
l’Ascensione
Gesù compie
il gesto sacerdotale
della benedizione
e sicuramente
i discepoli
esprimono
la loro fede
con la prostrazione,
si inginocchiano
chinando il capo.
Questo è
un primo punto
importante:
Gesù è
l’unico ed eterno
Sacerdote che
con la sua passione
ha attraversato
la morte
e il sepolcro
ed è risorto
e asceso al Cielo;
è presso Dio Padre,
dove intercede
per sempre
a nostro favore
(cfr Eb 9,24).
Come afferma
san Giovanni
nella sua
Prima Lettera
Egli è
il nostro avvocato:
che bello
sentire questo!
Quando uno
è chiamato
dal giudice
o va in causa,
la prima cosa
che fa è cercare
un avvocato
perché lo difenda.
Noi
ne abbiamo uno,
che ci difende
sempre,
ci difende
dalle insidie
del diavolo,
ci difende
da noi stessi,
dai nostri peccati!
***
Udienza Generale 2013/4
Carissimi
fratelli e sorelle,
abbiamo
questo avvocato:
non abbiamo paura
di andare da Lui
a chiedere perdono,
a chiedere
benedizione,
a chiedere
misericordia!
Lui ci perdona
sempre,
è il nostro avvocato:
ci difende sempre!
Non dimenticate
questo!
L’Ascensione
di Gesù al Cielo
ci fa conoscere
allora
questa realtà
così consolante per
il nostro cammino:
in Cristo,
vero Dio
e vero uomo,
la nostra umanità
è stata portata
presso Dio;
Lui
ci ha aperto
il passaggio;
Lui è come
un capo cordata
quando si scala
una montagna,
che è giunto
alla cima
e ci attira a sé
conducendoci
a Dio.
Se
affidiamo a Lui
la nostra vita,
se
ci lasciamo
guidare da Lui
siamo certi
di essere
in mani sicure,
in mano del
nostro salvatore,
del nostro avvocato.
Udienza Generale 2013/4
Un secondo elemento:
san Luca riferisce
che gli Apostoli,
dopo aver visto
Gesù salire al cielo,
tornarono
a Gerusalemme
“con grande gioia”.
Questo ci sembra
un po’ strano.
In genere quando
siamo separati
dai nostri familiari,
dai nostri amici,
per una partenza
definitiva
e soprattutto
a causa della morte,
c’è in noi
una naturale
tristezza,
perché non
vedremo più
il loro volto,
non
ascolteremo più
la loro voce,
non
potremo più
godere
del loro affetto,
della loro presenza.
Invece
l’evangelista
sottolinea
la profonda gioia
degli Apostoli.
Ma come mai?
Proprio perché,
con lo sguardo
della fede,
essi comprendono
che, sebbene
sottratto ai loro occhi,
Gesù resta
per sempre con loro,
non li abbandona e,
nella gloria
del Padre,
li sostiene,
li guida
e intercede
per loro.
***
Udienza Generale 2013/4
San Luca
narra il fatto
dell’Ascensione
anche all’inizio
degli Atti
degli Apostoli,
per sottolineare
che questo evento
è come l’anello
che aggancia
e collega
la vita terrena
di Gesù
a quella della Chiesa.
Qui san Luca
accenna anche
alla nube
che sottrae Gesù
dalla vista
dei discepoli,
i quali
rimangono
a contemplare
il Cristo
che ascende
verso Dio
(cfr At 1,9-10).
Intervengono
allora
due uomini
in vesti bianche
che li invitano
a non restare
immobili
a guardare
il cielo,
ma a nutrire
la loro vita
e la loro
testimonianza
della certezza
che Gesù tornerà
nello stesso modo
con cui
lo hanno visto
salire al cielo
(cfr At 1,10-11).
È proprio
l’invito
a partire dalla
contemplazione
della Signoria
di Cristo,
per avere
da Lui la forza
di portare
e testimoniare
il Vangelo
nella vita
di ogni giorno:
contemplare
e agire,
ora et labora
insegna
san Benedetto,
sono entrambi
necessari
nella nostra vita
di cristiani.
Udienza Generale 2013/4
Cari fratelli
e sorelle,
l’Ascensione
non indica
l’assenza di Gesù,
ma ci dice che
Egli è vivo
in mezzo a noi
in modo nuovo;
non è più
in un preciso
posto del mondo
come lo era prima
dell’Ascensione;
ora è
nella signoria di Dio,
presente in ogni
spazio e tempo,
vicino
ad ognuno di noi.
Nella nostra vita
non siamo mai soli:
abbiamo
questo avvocato
che ci attende,
che ci difende.
Non siamo mai
soli:
il Signore
crocifisso
e risorto
ci guida;
con noi ci sono
tanti fratelli
e sorelle che
nel silenzio
e nel
nascondimento,
nella loro vita
di famiglia
e di lavoro,
nei loro
problemi
e difficoltà,
nelle loro
gioie e speranze,
vivono
quotidianamente
la fede
e portano,
insieme a noi,
al mondo
la signoria
dell’amore di Dio,
in Cristo Gesù
risorto,
asceso al Cielo,
avvocato per noi.
Grazie.
Saluti:
Udienza Generale 2013/4
Je salue
cordialement
les pèlerins
francophones,
en particulier
les participants
aux différents
pèlerinages
diocésains
et paroissiaux,
ainsi que
les nombreux
élèves présents.
La contemplation
et l’action
sont toutes deux
nécessaires
dans notre vie
de chrétien.
Je vous invite
alors
à contempler
la Seigneurie
de Jésus
pour être fidèles
au projet de Dieu
sur vous
et pour avoir
la force
de témoigner
de l’Évangile
dans le quotidien
de votre vie.
Bon pèlerinage
à tous!
[Saluto
cordialmente
i pellegrini
di lingua francese,
in particolare
i diversi pellegrinaggi
diocesani e parrocchiali,
come pure
i numerosi studenti
presenti.
La contemplazione
e l’azione sono
entrambe necessarie
nella nostra vita
di cristiani.
Vi invito pertanto
a contemplare
la Signoria di Gesù
per essere fedeli
al progetto di Dio
su di voi
e per avere
la forza
di testimoniare
il Vangelo
nella vostra vita
quotidiana.
Buon pellegrinaggio
a tutti!]
***
Udienza Generale 2013/4
I offer
a cordial welcome
to the members
of the Catholic
Bishops’ Conference
of England and Wales,
and I assure them
of my prayers
for their
episcopal ministry.
I also greet
the priests
of the Institute
for Continuing
Theological
Education
at the Pontifical
North American
College.
Upon all the
English-speaking
visitors present
at today’s Audience,
including those
from England,
Denmark, Sweden,
Australia, India,
Singapore,
Sri Lanka,
the Philippines,
Canada and the
United States,
I invoke the joy
and peace
of the Risen Lord.
[Saluto
cordialmente
i Presuli della
Conferenza
Episcopale
di Inghilterra
e Galles,
assicurando loro
la mia preghiera
per il loro
ministero episcopale.
Saluto inoltre
i sacerdoti
dell’Istituto
di Formazione
Teologica
Permanente
presso il
Pontificio Collegio
Americano del Nord.
Su tutti i pellegrini
di lingua inglese
presenti
all’odierna Udienza,
specialmente
quelli provenienti
da Inghilterra,
Danimarca, Svezia,
Australia, India,
Singapore,
Sri Lanka,
Filippine,
Canada
e Stati Uniti,
invoco la gioia
e la pace
del Signore Risorto.]
***
Udienza Generale 2013/4
Von Herzen
grüße ich
alle Pilger
und Besucher
deutscher Sprache,
insbesondere
die Marianische
Männerkongregation
Regensburg.
Christus hat uns
den Zugang
zum Vater
erschlossen.
Vertrauen wir
uns ihm an,
vergessen wir
seine großherzige
Gegenwart
in unserem Alltag
nicht.
Lassen wir
uns von seiner
Liebe erneuern.
Euch allen
wünsche ich
eine frohe Osterzeit!
[Saluto di cuore
i pellegrini
e visitatori
di lingua tedesca,
in particolare
la Marianische
Männer –
Kongregation
Regensburg.
Cristo
ha aperto a noi
l’accesso al Padre.
Affidiamoci a lui,
non dimentichiamo
la sua benevola
presenza
nella nostra
vita quotidiana.
Lasciamoci
rinnovare
dal suo amore.
A tutti voi
auguro
un lieto tempo
di Pasqua.]
Saludo cordialmente
a los peregrinos
de lengua española,
en particular
al grupo de la
Arquidiócesis
de Mérida,
con su Pastor,
Mons. Baltasar
Enrique
Porras Cardozo,
así como
a los venidos
de España,
Argentina,
Panamá,
Venezuela,
México
y otros países
latinoamericanos.
Contemplemos
a Cristo,
sentado
a la derecha
de Dios Padre,
para que
nuestra fe
se fortalezca
y recorramos
alegres
y confiados
los caminos
de la santidad.
Muchas gracias.
Udienza Generale 2013/4
Queridos peregrinos
de língua portuguesa:
sede bem-vindos!
Saúdo aos grupos
vindos de Brasília,
Uberlândia
e São Paulo.
Lembrai-vos
que nunca
estais sós:
o Senhor
crucificado
e ressuscitado
vos guia,
em casa
com as vossas
famílias
e no trabalho,
nas dificuldades
e nas alegrias,
para que leveis
ao mundo
a primazia
do amor de Deus.
Obrigado
pela vossa
presença!
[Cari pellegrini
di lingua portoghese:
benvenuti!
Saluto i gruppi
venuti da Brasilia,
Uberlándia
e São Paulo.
Ricordatevi che
non siete mai soli:
il Signore
crocifisso e risorto
vi guida,
presso
le vostre famiglie
e nel lavoro,
nelle difficoltà
e nelle gioie,
perché portiate
al mondo
il primato
dell’amore di Dio.
Grazie per
la vostra presenza!]
***
Udienza Generale 2013/4
أيها الأخوات والإخوة الأحباء الناطقون باللغة العربية: إن صعود المسيح للسماء لا يعني غيابه عن حياتنا، بل أنه الحي في وسطنا، والحاضر في كل مكان وزمان. ومن ثم فإننا لسنا أبدا بمفردنا: المسيح المصلوب والقائم من بين الأموات هو الذي يقودنا لأنه هو إله وسيد التاريخ، وهو شفيع ومخلص البشر. إن صعود يسوع إلى السماء هو أيضا ثمرة طاعته للآب وقبوله للصليب. إن المسيح يعلمنا شجاعة قبول مشيئة الله في حياتنا، حتى وإن بدت صعبة، لأن لا قيامة بلا صليب، ولا صعود بلا طاعة. أمنح للجميع البركة الرسولية
[Cari fratelli
e sorelle
di lingua araba.
L’Ascensione
di Cristo al Cielo
non significa
la sua assenza
dalla nostra vita,
ma che Egli
è tra noi il Vivente,
presente
in ogni tempo
e luogo.
Per questo
noi non siamo
mai soli:
Cristo
crocifisso
e risorto
ci guida
poiché
è il Dio
e il Signore
della storia,
il Salvatore
dell’umanità!
L’Ascensione
di Gesù
è il frutto della
sua obbedienza
e della sua
accettazione
della Croce.
Egli ci insegna
ad accettare
la volontà di Dio
nella vostra vita,
anche quando
sembra difficile,
perché non c’è
né risurrezione
senza Croce,
né Ascensione
senza obbedienza.
E a tutti
imparto
la Benedizione
Apostolica!]
***
Udienza Generale 2013/4
Witam uczestniczących w tej audiencji Polaków, a szczególnie pielgrzymów z sanktuarium świętego Andrzeja Boboli z Warszawy, przybyłych do Rzymu w 75. rocznicę kanonizacji swego Patrona. Święty Andrzej – kapłan, jezuita, męczennik, jeden z patronów Polski – to wierny świadek Chrystusa. Oddał życie za wiarę, pojednanie braci, zjednoczenie Kościoła. Niech jego wstawiennictwo u Boga wyjedna Kościołowi dar jedności i pokoju. Z serca wam błogosławię.
[Saluto cordialmente
i Polacchi partecipanti
a questa udienza
e in modo particolare
i pellegrini
dal santuario
di Sant’Andrea Bobola
in Varsavia,
venuti a Roma
nel 75° anniversario
della canonizzazione
del loro Patrono.
Egli, sacerdote,
gesuita, martire,
uno dei patroni
della Polonia,
fu fedele
testimone
di Cristo.
Ha dato
la sua vita
per la fede,
per la
riconciliazione
dei fratelli
e per l’unità
della Chiesa.
La sua
intercessione
davanti a Dio
ottenga
alla Chiesa
il dono
dell’unità
e della pace.
Vi benedico
di cuore.]
***
Saluto
con affetto
i fedeli
di lingua italiana.
In particolare,
i pellegrinaggi
Diocesani,
guidati
dai rispettivi
Vescovi:
penso
specialmente
alle comunità
del Triveneto,
che hanno
accompagnato
i loro Pastori
nella Visita
ad Limina
Apostolorum.
Saluto
le numerose
parrocchie,
in particolare
quella del
Buon Pastore
di Caserta
e di
S. Maria Assunta
in Frosinone.
Saluto i Padri
Giuseppini
del Murialdo,
i Religiosi
dell’Ordine
della Madre di Dio,
che ricordano
il 75° anniversario
della canonizzazione
del fondatore
san Giovanni Leonardi,
e i sacerdoti
della diocesi
di Verona,
tanto cari a noi
latinoamericani
per la loro
missionarietà.
A tutti auguro
che questo tempo
pasquale
sia un profondo
invito
a rinnovare
la propria esistenza
ponendola
al servizio
del Vangelo.
Era prevista
per oggi
anche la presenza
dell’Arcivescovo
di Sassari,
in Sardegna,
e degli operai
della società
“E.ON”.
Ma l’aereo
ha avuto
un ritardo
di tre ore,
e non
sono riusciti
ad arrivare.
Ma li
abbiamo presenti
nel cuore.
Udienza Generale 2013/4
Saluto, infine,
i giovani,
i malati e
gli sposi novelli.
Il Signore risorto
riempia
del suo amore
il cuore di
ciascuno di voi,
cari giovani,
di voi studenti
oggi
così numerosi,
perché
siate pronti
a seguirlo
con entusiasmo.
Non si può
capire un giovane
senza entusiasmo!
Seguire
il Signore
con entusiasmo,
lasciarsi
guardare da Lui.
Sostenga voi,
cari malati,
perché possiate
accettare
con serenità
il peso
della sofferenza;
e guidi voi,
cari sposi novelli,
perché
la vostra famiglia
cresca nella santità,
seguendo il modello
della Santa Famiglia.
APPELLO
Ho appreso
con tristezza
del violento sisma
che ha colpito
le popolazioni
dell’Iran
e del Pakistan,
portando morte,
sofferenza,
distruzione.
Innalzo
una preghiera
a Dio
per le vittime
e per tutti coloro
che sono nel dolore
e desidero
manifestare
al popolo iraniano
e a quello pakistano
la mia vicinanza.
Grazie.
Foto: Papa Francesco
in Piazza San Pietro
per l’Udienza Generale /
lalucedimaria.it