Scelte / Scuse – Meditazioni per donne che hanno troppo da fare
Così, fin da giovanissima sono stata testimone
del fatto che il lavoro era qualcosa di primaria importanza
e poteva giustificare comportamenti piuttosto disumani.
May Sarton
Scelte / Scuse – Riflessione per donne che hanno troppo da fare
Scelte / Scuse – Essere lavoro-dipendenti
è una caratteristica che si trasmette
di generazione in generazione,
proprio come avviene
con ogni altro tipo di dipendenza.
Molte di noi
hanno imparato a comportarsi così
fin da piccole,
seguendo l’esempio del padre
o della madre,
e non riusciamo neppure a concepire
come si possa vivere
in un altro modo.
Il lavoro,
nella nostra famiglia,
aveva la precedenza
su qualsiasi altra cosa:
prima il dovere e poi il piacere,
ci dicevano,
ma i doveri non erano mai finiti.
Solo quando
avevamo sbrigato le faccende
e la casa era in ordine
potevamo rilassarci
e prenderci cura di noi stesse:
ma una volta assolti i nostri obblighi
eravamo troppo stanche
per fare altro.
Il lavoro era sempre legato
alle esigenze della vita,
come pure alla necessità di andare avanti…
e questi ideali giustificavano ogni cosa,
anche un comportamento familiare
crudele e disumano.
Abbiamo imparato bene la lezione
e ora siamo pronte a spezzare questa catena.
Possiamo essere diverse.
Inoltre possiamo fare scelte.
Scelte / Scuse – Conclusione
Oggi cercherò di rendermi conto
di quante volte ho usato il lavoro
come una scusa
per assumere un comportamento disumano.
Anne Wilson Schaef, Meditazioni
per donne che hanno troppo da fare,
Longanesi & C, Milano 1992, p. 15.
Foto: Adela Noriega
(Adela Amalia Noriega Méndez) /
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