Mali di Roma /1

Mali di Roma /1
A 50 anni dal Convegno diocesano “Sui mali di Roma”

 

Mali di Roma /1 – Il convegno su
“La responsabilità dei cristiani
di fronte alle attese di carità
e giustizia nella città di Roma”,
passato alla storia come
“il convengo sui Mali di Roma”,

si tenne
fra il 13 e il 15 febbraio 1974.

In quel periodo Roma,
dopo il boom economico
e le luci delle Olimpiadi,

era una città in profonda crisi,
tra contestazione,
primi passi dei movimenti eversivi,
povertà.

In particolare
si era presa coscienza
del problema delle periferie,

cresciute enormemente,
trasformatesi
in luoghi di emarginazione
prive di centri di aggregazione sociale.

Era avvertito con urgenza
soprattutto il problema
dei “borghetti”,

stanziamenti di baracche
che in varie zone della città ospitavano
in condizioni di grandi precarietà
– spesso senza luce né acqua corrente –
decine di migliaia di persone
(tra le 70 mila e le 100 mila).

Mali di Roma /1

Fu il cardinale Ugo Poletti,
nominato vicario nel 1973
dopo essere stato vicegerente,
a promuovere azioni concrete
per mettere mano ai mali
di una “città povera e conflittuale”,

raccogliendo il popolo e creando
un nuovo strumento ecclesiale
che faceva proprie
le indicazioni del Concilio.

Nella sua azione fu particolarmente
supportato da un gruppo di lavoro
composto da don Luigi Di Liegro,
da don Clemente Riva,
dal giornalista e attivista cattolico
Luciano Tavazza

e dal sociologo Giuseppe De Rita,
allora segretario del Censis.

***

Mali di Roma /1 – Lo stesso De Rita
ha partecipato,
il 19 febbraio scorso, all’incontro
“Dis/uguaglianze. A 50 anni
dal Convegno sui Mali di Roma”,

tenuto nell’aula della Conciliazione
del Vicariato di Roma
aperto dal cardinale vicario
Angelo De Donatis

e al quale presero parte
anche lo storico Andrea Riccardi,
Luigina Di Liegro,
segretario generale
della Fondazione Di Liegro,

Pierciro Galeone, vicepresidente
della medesima fondazione
e Giustino Trincia,
direttore della Caritas di Roma.

«A 50 anni dal Convegno diocesano
“Sui mali di Roma”», in
“L’Osservatore Romano”,
sabato 10 febbraio 2024, p. 6.

Foto: La Comunità
di Sant’Egidio / santegidio.org

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