La Madonna che viene dal mare
La Madonna che viene dal mare. Origine
La Madonna che viene dal mare. Una “Profuga”, come tante altre.
Sfuggita dapprima dalle violenze che devastarono Costantinopoli,
nel 1453 è imbarcata su una nave di mercanti diretta a Napoli.
Giunta nei pressi della costa salernitana,
l’attende però una forte tempesta
che causa il naufragio dell’imbarcazione.
Di Lei, come della maggior parte dell’equipaggio
e del carico, non si seppe più niente.
Ritrovamento
Fin quando, poco dopo,
un muratore in cerca di sabbia sulla riva del mare
con la sua zappa colpì tuttavia qualcosa di insolito:
era infatti l’icona della Madonna di Costantinopoli,
meglio conosciuta a Salerno
come la “Madonna che viene dal Mare”.
Precisamente quella che è stata collocata il 31 dicembre e il 1° gennaio
al lato dell’altare della Confessione della basilica di San Pietro,
in ricordo della Madre di Dio.
Potrebbe essere l’epilogo di una
delle tante storie quotidiane
di cui le nostre cronache sono piene.
Di quelle che hanno per teatro il Mare Nostrum,
dove migliaia di profughi in cerca di rifugio
e salvezza dalle guerre e dalla fame,
rischiano il viaggio e talvolta trovano la morte,
in quello che Papa Francesco ha definito esplicitamente
un «freddo cimitero senza lapidi».
L’“avventura” dell’icona, invece,
ha avuto un epilogo felice,
perché quel muratore inconsapevolmente
ha trovato un “tesoro”,
un “dono” di Maria alla città di Salerno.
La “Profuga ” infatti è stata portatrice di benedizione e di grazie.
Il muratore ha così “salvato” Maria dai flutti
e Lei ha quantomeno contraccambiato
con la sua protezione su tutti gli abitanti.
La tradizione narra inoltre che quell’uomo,
dopo aver colpito con la zappa
il sopracciglio dell’immagine della Vergine,
rimase con le braccia paralizzate.
Iniziò così a gridare per chiedere aiuto.
Giunta prontamente della gente in suo soccorso,
si scavò subito nella sabbia e si rinvenì l’icona,
che venne prontamente riconosciuta dai marinai sopravvissuti
i quali l’avevano portata via da Costantinopoli.
Venerazione
La scena attirò peraltro l’attenzione
dei religiosi agostiniani, la cui comunità
si trovava presso la spiaggia vicino alle mura.
Mentre la gente gridava al miracolo,
vollero portare l’immagine nella loro chiesa,
organizzando nel mentre una processione.
Anche le campane,
sebbene nessuno le toccasse,
suonarono a festa.
L’immagine venne collocata così
nella cappella dello Spirito Santo della famiglia Mazza,
dove il giorno dopo però sparì.
Successivamente fu rinvenuta nella stalla
in cui la famiglia teneva i cavalli,
che vennero trovati incredibilmente inginocchiati
davanti all’icona.
Fu prontamente riportata di nuovo nella chiesa,
ma ancora una volta riapparve nella stalla:
come se la “Profuga” Maria volesse condividere in tutto
la sorte di tanti disperati
che non trovano alloggio in sontuosi edifici,
ma in rifugi di fortuna.
Gli agostiniani, allora,
trasformarono quel luogo in una cappella,
dove Maria rimase sempre esposta alla venerazione dei fedeli.
Con la successiva costruzione della chiesa di Sant’Agostino,
l’icona venne collocata al suo interno,
dapprima in una cappella laterale, poi sull’altare maggiore.
Descrizione
L’immagine della “Madonna che viene dal Mare”,
raffigura Maria assisa in trono.
È vestita con un elegante abito azzurro
bordato di rosso, dalle rifiniture dorate.
Con la mano destra indica il Bambino,
che sorregge con l’altro braccio,
e lo offre in adorazione ai fedeli.
Gesù indossa una veste rossa
e benedice il popolo con la mano destra sollevata.
In alto, ai lati dell’immagine,
due angeli venerano e assistono Maria.
La realizzazione dell’icona
è stata collocata intorno alla metà del XIV secolo.
L’immagine sacra rappresenta Maria
come “Madre di Dio” e come “Colei che conduce,
che indica la via”.
Essa “parla” ai fedeli
e mostra che il gesto di intercessione della Vergine
provoca la risposta del Figlio,
il quale leva in alto la mano al fine di benedire.
Maria mostra al mondo il Bambino,
invitando a seguirlo,
mentre Gesù guarda sua Madre,
la sua prima discepola.
Attualità
Il ritrovamento dell’icona,
così come riportato dalla tradizione,
viene ogni anno solennemente celebrato
e ricordato ogni prima domenica di agosto,
con una processione sul mare.
L’immagine di Maria infatti è trasportata su un peschereccio
al fine di rievocare il suo approdo sulle spiagge di Salerno.
Nel corso dei secoli, si è sviluppata una grande devozione
verso la “Madonna che viene dal mare”.
Il Capitolo vaticano, il 15 dicembre 1901,
decretò la sua incoronazione,
che avvenne però il 6 agosto 1922.
Nel 1972, infine, la chiesa parrocchiale di Sant’Agostino
è stata elevata con decreto arcivescovile
alla dignità di Santuario mariano,
il primo della città di Salerno
«La Madonna che viene dal mare.
L’icona mariana esposta nella basilica Vaticana
durante le celebrazioni del 31 dicembre e del 1° gennaio»,
in “L’Osservatore Romano”, lunedì 3 gennaio 2022, p. 12.
Foto: La Madonna che viene dal mare / vaticannews.va