Istantanee 2024/3
Naufragio davanti alla Mauritania, strage di migranti: almeno 89 morti / gazzettadelsud.it

 

Istantanee 2024/3
LUGLIO
Una barca da pesca
si capovolge in mare
e affonda,

quasi 90 migranti
perdono
drammaticamente
la vita.

È un tragico copione
che si ripete,
stavolta
non in quel Mediterraneo
«cimitero» di esistenze
e speranze

di cui troppo spesso
su queste pagine
– e riprendendo
le parole del Papa –
abbiamo dato conto,

ma nell’Atlantico,
lungo le coste
della Mauritania.

La stampa di Nouakchott,
a inizio luglio,
riferisce che la Guardia
costiera nazionale
ha ricuperato
i corpi di 89 persone

dopo il naufragio
di un peschereccio

rovesciatosi nell’Oceano,
a 4 km dalla città di Ndiago,
nella Mauritania
sud-occidentale,
al confine col Senegal.

Tratte in salvo 9 persone,
tra cui una bambina
di 5 anni,

ma il bilancio delle vittime
è destinato ad aumentare
ed a rimanere imprecisato
in quanto decine
di dispersi
non verranno mai ritrovati.

Nel corso del 2024
è stato registrato
un drastico aumento
dei tentativi di sbarco
alle isole Canarie,

con numerose imbarcazioni
che hanno lasciato le coste
dell’Africa occidentale
risalendo la pericolosa
“rotta Atlantica”
delle migrazioni.

A Parigi 2024 la squadra olimpica dei rifugiati più numerosa di sempre / lifegate.it

***

Istantanee 2024/3
AGOSTO
Il mondo segua
«l’esempio delle squadre
di rifugiati in gara,

che promuovono
la coesistenza pacifica
e il rispetto reciproco».

L’esortazione è quella
di Filippo Grandi,
Alto commissario
delle Nazioni Unite
per i rifugiati,

in apertura
dei Giochi olimpici
di Parigi 2024
(dal 26 luglio
all’11 agosto).

«Lo sport
è un simbolo
di speranza e di pace»,
ha dichiarato Grandi,

definendo
«la squadra dei rifugiati
un faro per le persone
di tutto il mondo.

Questi atleti
dimostrano
cosa si può ottenere
quando il talento
viene riconosciuto
e alimentato,

e quando le persone
hanno l’opportunità
di allenarsi
e competere
con i migliori».

Ai Giochi di Parigi
hanno partecipato
37 atleti rifugiati,

la squadra più numerosa
da quando
sono state istituite
le squadre di rifugiati
del Cio alle Olimpiadi
di Rio de Janeiro del 2016.

Una fonte
di ispirazione
e di speranza
per il mondo

e per i 122 milioni
di persone
costrette alla fuga
da conflitti,
violenze
e cambiamento climatico.

Esplodono i cercapersone di Hezbollah in Libano. Centinaia di feriti: sospetti sui servizi segreti israeliani / notizie.virgilio.it

Istantanee 2024/3

SETTEMBRE
Dopo mesi di pesanti
bombardamenti israeliani
per “sradicare” la presenza
dei miliziani di Hezbollah
nel sud del Libano,

da dove sparano
costantemente
missili
contro l’Alta Galilea,

il 17 settembre
si verifica
l’esplosione simultanea
di migliaia
di cercapersone

fra le mani di esponenti
dell’organizzazione libanese
residenti nel Paese e in Siria:
centinaia di loro
vengono uccisi o feriti.

L’operazione
viene subito attribuita
a Israele.

Il giorno successivo
esplodono anche
i walkie-talkie.

Morti e feriti
si registrano
non solo in Libano

ma anche
in diverse località
di Siria e Iraq,
dove sono presenti
esponenti di Hezbollah.

A fine mese poi
Israele avvia
un’azione di terra
«mirata e limitata»
nelle stesse zone.

Anche Beirut
viene colpita
con frequenza,

soprattutto
nei sobborghi meridionali,
come Dahieh,

con l’uccisione sistematica
di molti leader islamisti.

Il 27 settembre
rimane sotto il fuoco
di 200 missili
anche il capo
dell’organizzazione,
Hasan Nasrallah.

Dopo giorni
di bombardamenti
e centinaia di migliaia
di sfollati,

il 26 novembre,
viene trovato un accordo
per il cessate-il-fuoco
in Libano.

Da “L’Osservatore Romano”,
venerdì 27 dicembre 2024,
p. II.

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