Francesco Discorsi 2013/3

Francesco Discorsi 2013/3
Udienza ai Rappresentanti dei Media
Aula Paolo VI
Sabato, 16 marzo 2013

 

Francesco Discorsi 2013/3
Cari amici,
sono lieto,
all’inizio
del mio ministero
nella Sede di Pietro,

di incontrare voi,
che avete lavorato
qui a Roma
in questo periodo
così intenso,

iniziato con il
sorprendente annuncio
del mio venerato
Predecessore
Benedetto XVI,
l’11 febbraio scorso.

Saluto cordialmente
ciascuno di voi.

Francesco Discorsi 2013/3

Il ruolo dei mass-media
è andato
sempre crescendo
in questi ultimi tempi,

tanto che esso
è diventato indispensabile
per narrare al mondo
gli eventi
della storia contemporanea.

Un ringraziamento speciale
rivolgo quindi a voi
per il vostro
qualificato servizio
dei giorni scorsi

– avete lavorato, eh
avete lavorato! -,

in cui gli occhi
del mondo cattolico
e non solo
si sono rivolti
alla Città Eterna,

in particolare
a questo territorio
che ha per “baricentro”
la tomba di San Pietro.

In queste settimane
avete avuto modo
di parlare
della Santa Sede,
della Chiesa,

dei suoi riti
e tradizioni,
della sua fede
e in particolare
del ruolo del Papa
e del suo ministero.

***

Francesco Discorsi 2013/3
Un ringraziamento
particolarmente sentito
va a quanti
hanno saputo osservare

e presentare
questi eventi
della storia della Chiesa

tenendo conto
della prospettiva più giusta
in cui devono essere letti,
quella della fede.

Gli avvenimenti
della storia
chiedono
quasi sempre
una lettura complessa,

che a volte può
anche comprendere
la dimensione della fede.

Francesco Discorsi 2013/3

Gli eventi ecclesiali
non sono certamente
più complicati
di quelli politici
o economici!

Essi però hanno
una caratteristica
di fondo particolare:

rispondono
a una logica

che non è
principalmente
quella delle categorie,
per così dire,
mondane,

e proprio per questo
non è facile
interpretarli
e comunicarli
ad un pubblico
vasto e variegato.

La Chiesa,
infatti,

pur essendo
certamente anche
un’istituzione
umana, storica,
con tutto quello
che comporta,

non ha una
natura politica,
ma essenzialmente
spirituale:

è il Popolo di Dio,
il Santo Popolo di Dio,
che cammina
verso l’incontro
con Gesù Cristo.

Soltanto ponendosi
in questa prospettiva

si può rendere
pienamente ragione
di quanto
la Chiesa Cattolica
opera.

***

Francesco Discorsi 2013/3
Cristo è il Pastore
della Chiesa,

ma la sua presenza
nella storia
passa attraverso
la libertà
degli uomini:

tra di essi
uno viene scelto
per servire
come suo Vicario,
Successore
dell’Apostolo Pietro,

ma Cristo
è il centro,
e non il Successore
di Pietro:

Cristo. Cristo
è il centro.
Cristo
è il riferimento
fondamentale,
il cuore della Chiesa.

Senza di Lui,
Pietro e la Chiesa
non esisterebbero
né avrebbero
ragion d’essere.

Come ha ripetuto
più volte
Benedetto XVI,

Cristo è presente
e guida la sua Chiesa.

In tutto quanto
è accaduto
il protagonista è,
in ultima analisi,
lo Spirito Santo.

Egli ha ispirato
la decisione
di Benedetto XVI
per il bene
della Chiesa;

Egli ha indirizzato
nella preghiera
e nell’elezione
i Cardinali.

È importante,
cari amici,
tenere
in debito conto
questo orizzonte
interpretativo,

questa ermeneutica,
per mettere a fuoco
il cuore degli eventi
di questi giorni.

Francesco Discorsi 2013/3

Da qui
nasce anzitutto
un rinnovato
e sincero
ringraziamento

per le fatiche
di questi giorni
particolarmente
impegnativi,

ma anche un invito
a cercare
di conoscere
sempre di più
la vera natura
della Chiesa

e anche
il suo cammino
nel mondo,
con le sue virtù
e con i suoi peccati,

e conoscere
le motivazioni
spirituali
che la guidano

e che sono
le più autentiche
per comprenderla.

Siate certi
che la Chiesa,
da parte sua,

riserva una
grande attenzione
alla vostra
preziosa opera;

voi avete
la capacità
di raccogliere

ed esprimere
le attese
e le esigenze
del nostro tempo,

di offrire
gli elementi
per una lettura
della realtà.

Il vostro lavoro
necessita di studio,
di sensibilità,
di esperienza,
come tante
altre professioni,

ma comporta
una particolare
attenzione
nei confronti
della verità,
della bontà

e della bellezza;
e questo ci rende
particolarmente
vicini,

perché la Chiesa
esiste
per comunicare
proprio questo:

la Verità,
la Bontà
e la Bellezza
“in persona”.

Dovrebbe apparire
chiaramente
che siamo chiamati
tutti

non a comunicare
noi stessi,
ma questa triade
esistenziale
che conformano
verità, bontà e bellezza.

***

Francesco Discorsi 2013/3
Alcuni non sapevano
perché
il Vescovo di Roma
ha voluto chiamarsi
Francesco.

Alcuni pensavano
a Francesco Saverio,
a Francesco di Sales,
anche
a Francesco d’Assisi.

Io vi racconterò la storia.

Nell’elezione,
io avevo accanto a me
l’arcivescovo emerito
di San Paolo

e anche prefetto emerito
della Congregazione
per il Clero, il cardinale
Claudio Hummes:

un grande amico,
un grande amico!

Quando la cosa
diveniva
un po’ pericolosa,
lui mi confortava.

E quando i voti
sono saliti a due terzi,
viene l’applauso consueto,
perché è stato eletto
il Papa.

E lui mi abbracciò,
mi baciò e mi disse:
“Non dimenticarti
dei poveri!”.

E quella parola
è entrata qui:
i poveri, i poveri.

Poi, subito,
in relazione ai poveri
ho pensato a
Francesco d’Assisi.

Poi, ho pensato
alle guerre,
mentre lo scrutinio
proseguiva,
fino a tutti i voti.

E Francesco
è l’uomo della pace.

E così,
è venuto il nome,
nel mio cuore:
Francesco d’Assisi.

È per me l’uomo
della povertà,
l’uomo della pace,
l’uomo che ama
e custodisce il creato;

in questo momento
anche noi
abbiamo con il creato
una relazione
non tanto buona, no?

È l’uomo
che ci dà
questo spirito di pace,
l’uomo povero …

Ah, come vorrei
una Chiesa povera
e per i poveri!

Dopo,
alcuni hanno fatto
diverse battute.

“Ma,
tu dovresti chiamarti
Adriano,
perché Adriano VI
è stato il riformatore,
bisogna riformare …”.

E un altro mi ha detto:
“No, no:
il tuo nome
dovrebbe essere
Clemente”.

“Ma perché?”.
“Clemente XV:
così ti vendichi
di Clemente XIV
che ha soppresso
la Compagnia di Gesù!”.

Sono battute …

Francesco Discorsi 2013/3

Vi voglio tanto bene,
vi ringrazio
per tutto quello
che avete fatto.

E penso
al vostro lavoro:

vi auguro
di lavorare
con serenità
e con frutto,

e di conoscere
sempre meglio
il Vangelo
di Gesù Cristo
e la realtà
della Chiesa.

Vi affido
all’intercessione
della Beata
Vergine Maria,
Stella
dell’evangelizzazione.

E auguro
il meglio a voi
e alle vostre famiglie,
a ciascuna
delle vostre famiglie.

E imparto
di cuore
a tutti voi
la benedizione.
Grazie.

(Parole in spagnolo)

Francesco Discorsi 2013/3
Les dije que
les daba de corazón
la bendición.

Como muchos de ustedes
no pertenecen
a la Iglesia católica,
otros no son creyentes,

de corazón doy
esta bendición
en silencio,
a cada uno de ustedes,

respetando
la conciencia de cada uno,
pero sabiendo
que cada uno de ustedes
es hijo de Dios. ¡

Que Dios los bendiga!

[Vi avevo detto
che vi avrei dato di cuore
la mia benedizione.

Dato che molti di voi
non appartengono
alla Chiesa cattolica,
altri non sono credenti,

imparto di cuore
questa benedizione,
in silenzio,
a ciascuno di voi,
rispettando
la coscienza di ciascuno,

ma sapendo
che ciascuno di voi
è figlio di Dio.

Che Dio vi benedica.]

Foto: Papa Francesco
benedice in silenzio
i Rappresentanti dei Media /
vaticannews.va

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