FEduF – L’educazione finanziaria a scuola
rende gli studenti dei «Fuoriclasse»
FEduF:
la sua iniziativa.
Borse di studio
e un campus formativo
per 61 ragazzi
del triennio delle superiori.
Il ministro Bianchi:
servono competenze trasversali
per un mondo complesso
FEduf – Studenti modello
non solo in classe
ma anche nelle vita reale.
Sono, in effetti,
“I Fuoriclasse della scuola”:
studenti dell’ultimo triennio
delle superiori
che primeggiano
in varie materie:
dall’economia al design,
dall’astronomia al latino
e che, perciò,
sono stati premiati
con una borsa di studio
e la partecipazione
ad un campus formativo.
In pratica, nel 2021,
per la quinta edizione,
sono stati in tutto 61
i ragazzi premiati
con borse di studio
di importo complessivo
di 122mila euro.
Costoro si aggiungono
pertanto ai 294 vincitori
delle scorse edizioni
con uno stanziamento complessivo
di 578mila euro.
I vincitori del 2021,
d’altro canto,
hanno ricevuto,
il 21 dicembre scorso,
l’attestato di merito
a Roma, presso la sede
di Confindustria.
Erano presenti, in questa occasione,
non solo il ministro Patrizio Bianchi,
ma anche Giovanni Brugnoli,
vicepresidente di Confindustria
e inoltre Stefano Lucchini,
presidente della Fondazione
per l’Educazione finanziaria (FEduF).
FEduF, intanto, lavora da tempo
al fine di catalizzare
l’attenzione delle istituzioni
e dell’opinione pubblica
sull’importanza di introdurre
i concetti base dell’economia
già a scuola.
E questo perché
i ragazzi italiani
sono tra i meno ”ferrati”
in questa disciplina
come testimoniano
dettagliatamente
i dati Ocse-Pisa.
FEduF – Pertanto, in sinergia
con le istituzioni pubbliche
ha predisposto
una sorta di “piano Marshall”.
Tutto ciò al fine
della ricostruzione di una cultura
economico finanziaria,
che a tutti gli effetti contribuisce,
in pratica, alla definizione
dei concetti di legalità
e di democrazia.
Conseguentemente rappresenta così
non solo uno strumento
di tutela e valorizzazione
del patrimonio economico
individuale e sociale,
ma anche un diritto di cittadinanza
richiamato dalla stessa Costituzione.
Alla stessa maniera
non solo di quello alla Salute
ma anche di quello alla Cultura.
Il progetto dei Fuoriclasse
è nato, in pratica, nell’ambito
del Protocollo di intesa
tra la FEduF e il ministero
dell’Istruzione.
Ed è, inoltre, realizzato
grazie al sostegno
del Museo del Risparmio,
dell’Associazione Bancaria Italiana
(Abi) e di Confindustria.
Punta, soprattutto,
a valorizzare i giovani talenti
attraverso il contributo
di donazioni da parte di fondazioni,
associazioni, società, imprese
ma anche di singoli cittadini.
I destinatari sono, pertanto,
gli studenti che partecipano
alle competizioni individuali
a livello nazionale
comprese nel programma
al fine della valorizzazione
delle eccellenze:
ossia, Olimpiadi di Astronomia,
Chimica, Filosofia, Fisica,
Informatica, Italiano, e anche
Lingue e civiltà classiche,
Matematica, Scienze naturali,
Statistica;
e inoltre, i concorsi EconoMia
e New Design e la Gara nazionale
non solo per gli alunni
degli istituti professionali
ma anche per gli alunni
degli istituti tecnici.
«L’educazione finanziaria
infatti, è un fil rouge
che percorre ambiti differenti
che, tuttavia, possono
e devono essere
esplicitamente collegati tra loro»
ha detto espressamente Stefano Lucchini.
Pertanto «I giovani,
che frequentano i nostri istituti,
si troveranno, in seguito,
a essere protagonisti
di una società assai diversa
da quella di oggi.
Dovranno, in pratica,
affrontare sfide inedite
in un mondo indubbiamente
in continua evoluzione
– ha sottolineato espressamente
il ministro Bianchi -.
Dobbiamo, perciò,
fornire loro competenze
e conoscenze trasversali
ma anche adeguate ai tempi,
e soprattutto – ha aggiunto –
educarli all’apprendimento
permanente e continuo».
Brugnoli, inoltre,
ha sottolineato:
«Le imprese, in partnership
tra loro e con le istituzioni,
aiutano praticamente
i più giovani a formarsi
e orientarsi verso il futuro».
Oltre alla borsa di studio
del valore di 1500 euro
gli studenti selezionati
sono stati coinvolti anche
nel “Campus dei Fuoriclasse”.
FEduF – Si è trattato, in effetti,
di un momento di formazione
che si è svolto il 9-10 dicembre,
al Museo del Risparmio di Torino
e alla Liuc di Castellanza.
I 61 ragazzi vincitori
di quest’edizione
hanno pertanto incontrato
accademici e imprenditori
al fine di acquisire
quelle competenze trasversali
sempre più indispensabili
per il mondo del lavoro.
La sfida professionale maggiore
per i giovani consiste anzitutto
nell’imparare a bilanciare l’high touch
(ossia le competenze delle persone)
con l’high tech (cioè la tecnologia)
due grandezze che viaggiano
a velocità del tutto differenti.
Infatti, mentre la tecnologia ha
un’accelerazione esponenziale,
il cambiamento sociale non può
sostenere la stessa andatura.
Pertanto, si va così a creare
una distanza crescente
fra l’evoluzione tecnologica
e quella culturale.
Cinzia Arena, «L’educazione finanziaria
a scuola rende gli studenti
dei “Fuoriclasse”», in “Avvenire”,
domenica 2 gennaio 2022, p. 20.
Foto: I giovani
e l’educazione finanziaria /
ipsia100.it
DA SAPERE
Ocse Pisa:
15enni italiani impreparati
I quindicenni italiani
hanno indubbiamente
scarse capacità
nella “financial literacy”,
ovvero nella comprensione
dei concetti
e dei rischi finanziari.
Infatti, con un punteggio medio
di 476 punti si collocano,
di fatto, ad un livello inferiore
a quello della media Ocse (505).
Il dato emerge chiaramente
dal Rapporto Ocse Pisa
che misura precisamente
il livello di conoscenze
e abilità finanziarie
degli studenti.
A questo riguardo, in Italia
hanno partecipato in tutto
9.122 studenti,
rappresentativi di un totale
di più di mezzo milione
di studenti.
Secondo l’indagine
il 79% degli studenti
raggiunge almeno il Livello 2.
La percentuale di studenti
in grado di risolvere
i compiti più complessi
(ossia top performer Livello 5),
è, invece, meno della metà
di quella registrata
a livello medio Ocse
(4,5% vs 10,5%).
Mentre, infine, circa uno studente
su cinque non possiede
le competenze minime necessarie
al fine di prendere decisioni finanziarie
responsabili e ben informate
(cioè low performer).
Gli studenti dichiarano, certamente,
di parlare a casa di soldi
in relazione agli acquisti desiderati:
lo fanno praticamente
una volta al mese
circa l’87% degli intervistati.
Ma, tuttavia, si occupano
con minore frequenza
di notizie di economia
e finanza (55%).
MARCO CAPATANO
Passione per i numeri e il basket
«Trovare modelli
al fine di descrivere la realtà,
ma anche al fine di capirla
e prevedere cosa succederà:
non è certo affascinante?».
Marco Catapano, 18 anni,
faceva i conti con suo padre
nelle sfide a Monopoli
fin da bambino,
e, soprattutto,
senza calcolatrice.
Cresciuto, pertanto,
a pane e numeri,
è indubbiamente un veterano
delle competizioni olimpioniche
di Matematica
fin dalle scuole medie.
Ha collezionato perciò
non solo due medaglie di bronzo,
ma anche una d’argento
e, inoltre, menzioni speciali.
Tuttavia l’oro è arrivato in Fisica
durante una competizione
tra 60 studenti di tutta Italia.
«Certamente non è uno stress;
infatti, c’è, in pratica,
una preparazione dietro
e questo è precisamente
il senso di queste gare.
E poi risolvere tutti i problemi
indubbiamente ti realizza»
racconta Marco
che attualmente studia
alla Normale di Pisa.
I suoi compagni di liceo,
lo scientifico Elio Vittorini
di Napoli, lo chiamano,
perciò, “genio”
a causa della sua passione
per i numeri.
Ma per lui la matematica
non è certamente difficile:
è solo una questione
di passione e allenamento,
come quando gioca a basket.
ALESSANDRA CAGGESE
Matematica e fisica oltre i segreti
Alessandra Caggese
del liceo scientifico
Enrico Fermi di Bari è una
delle più giovani fuoriclasse
dell’edizione 2021.
Classe 2003,
frequenta il quarto anno
ed ha sempre avuto
una grande passione
per la matematica.
Ha partecipato, inoltre,
a due Olimpiadi
di Astronomia.
L’anno scorso, poi,
è stata selezionata
per la gara internazionale
che si è svolta da remoto
ed è arrivata terza.
«Praticamente è un’autodidatta
– racconta la mamma Annalisa -,
l’astronomia le ha perciò permesso
di applicare le conoscenze
di matematica e fisica
a qualcosa di concreto.
Lo stage di due giorni
che Annalisa ha fatto
al museo del risparmio
a Torino, come vincitrice
del premio, è stata sicuramente
un’esperienza bellissima.
Questo le ha soprattutto permesso
di conoscere tanti ragazzi come lei,
con le sue stesse passioni.
Molti studiano già
all’università
perché sono più grandi».
Alessandra, d’altro canto
è ancora indecisa
su quale facoltà scegliere
tra ingegneria e fisica.
GINEVRA PACETTI
Osservatorio astronomico senza barriere
Ginevra Pacetti del liceo artistico
di Firenze è stata invece premiata
al concorso nazionale New Design 2021
promosso dal Miur
al fine della valorizzazione delle eccellenze
dedicato al tema
“Design per i beni culturali”.
Era incentrato, infatti,
sulla valorizzazione e tutela
dei diversi tipi di beni culturali,
dai beni storici, artistici, naturalistici
al patrimonio scientifico
e tecnologico,
con attenzione soprattutto
non solo all’interazione attiva
del fruitore
ma anche all’inclusione.
Tra i numerosi progetti
pervenuti dai Licei Artistici
di tutta Italia,
il Comitato Nazionale
ne ha selezionato in tutto 91,
al fine di partecipare alla mostra
nella sede dell’Arsenale
della Biennale di Architettura
a Venezia.
Tra questi il progetto “Stelle per tutti”,
un osservatorio astronomico inclusivo
a cui Ginevra ha lavorato
con Valentina Degl’innocenti
e Luca Fantuzzi.
Hanno, infatti, realizzato
elaborati grafici tradizionali e digitali
e soprattutto
modelli architettonici in scala,
integrando, allo stesso tempo,
modellistica tradizionale
e virtuale con stampa 3D.
Da “Avvenire”, domenica
2 gennaio 2022, p. 20.