Cellulari

Cellulari. Riciclare il telefonino può salvare il fiume Congo

Cellulari. Un nuovo impegno per la Comunità Laudato si’ dei Castelli Romani,
che ha deciso di farsi promotrice sul territorio
di una iniziativa di raccolta di cellulari esausti
ideata dal “Jane Goodall Institute”.

Si tratta di un progetto nel quale si evince chiaramente
il significato dell’ecologia integrale:
soltanto con un gesto come quello di raccogliere vecchi cellulari
e smartphone rotti o esausti è possibile infatti dare il proprio contributo
per prendersi cura contemporaneamente dell’uomo, dell’ambiente,
degli animali, dei diritti, della giustizia e della pace.

Cosa c’è dietro i cellulari che utilizziamo ogni giorno?
O piuttosto sarebbe meglio dire, cosa c’è dentro di essi?

Un tesoro incredibile rappresentato da minerali
quali il coltan, l’oro, il rame, il tantalio
che purtroppo nascondono una lunga storia
di sfruttamento ambientale e lavorativo.

Molti dei metalli e dei minerali
utilizzati per la produzione dei moderni telefoni cellulari
vengono infatti estratti da giacimenti localizzati
in zone tra le più povere del mondo come ad esempio il bacino del fiume Congo,
certamente habitat forestale tra i più preziosi della terra
e inoltre sede di molte specie minacciate di estinzione.

Oltre alla drammatica deforestazione,
il controllo di questi giacimenti,
dove lo sfruttamento lavorativo e del lavoro minorile
sono purtroppo all’ordine del giorno,
ha portato nel corso degli anni a molti conflitti tra gli esseri umani,
conflitti che ad oggi hanno causato la morte di oltre 5 milioni di persone.

Raccogliere i cellulari diventa
allora un’importantissima azione di riciclo,
al fine di un corretto smaltimento dei dispositivi
ma soprattutto un modo per ridurre la domanda di coltan
e di tutti questi preziosi elementi
contenuti all’interno dei nostri telefonini
riducendo conseguentemente l’impatto sulle specie protette
e sul loro stesso habitat nel bacino del fiume Congo.

Inoltre quanto ricavato dal recupero di questi minerali verrà destinato,
tramite l’associazione Jane Goodall Italia,
all’orfanotrofio di Sanganigwa
dove ha preso vita un importante progetto per una struttura
in grado di autosostenersi
(autonomia energetica, orti, laboratori professionali e molto altro).

Il primo punto di raccolta è stato installato presso la sede della Caritas
“Città di Marino” in via Fratelli Rosselli, 6 a Marino, provincia di Roma.
Ma chiunque, in modo molto semplice, può aprire nuovi punti
e farsi promotore insieme a noi di questa iniziativa.

Sabrina Vecchi, «Riciclare il telefonino può salvare il fiume Congo», in “L’Osservatore Romano”, lunedì 3 gennaio 2022, p. 8.

Foto: Riciclare il telefonino può salvare il fiume Congo / osservatoreromano.va

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