Carbone. L’Indonesia ne sospende le esportazioni
Carbone. Il governo dell’Indonesia ne ha vietato le esportazioni
per tutto il mese di gennaio, per la preoccupazione
che una ventina di centrali termoelettriche del Paese
possano restare senza combustibile
e dunque che si verifichino estesi blackout.
L’Indonesia ha grandi miniere di carbone
ed è il più grande esportatore
di quello adatto a essere bruciato nelle centrali elettriche:
rifornisce, tra gli altri, la Cina, l’India, il Giappone e la Corea del Sud.
Dato che però l’energia usata in Indonesia
è prodotta per il 60 per cento con il carbone,
le aziende che lo estraggono sono obbligate per legge
a tenerne da parte una quota per le necessità nazionali
e a venderla allo Stato a prezzi inferiori a quelli di mercato.
Il 25 per cento della loro produzione deve essere venduto
alla società energetica statale Perusahaan Listrik Negara,
per un massimo di 70 dollari alla tonnellata.
Lo stop di un mese è necessario
per prevenire la chiusura di 20 centrali elettriche
a Giava, Madura, Bali e in altre regioni,
ha affermato il ministero dell’Energia.
Da “L’Osservatore Romano”, lunedì 3 gennaio 2022, p. 4.
Foto: Trasporto di carbone a Samarinda, in Indonesia / chinadialogue.net