Assunzione

Assunzione di Maria: La donna onorata da Dio

Nel 1950, quando Papa Pio XII proclamò solennemente il dogma dell’Assunzione, dimostrò l’importanza, che la fede della Chiesa riconosceva al destino della donna.

Nei tempi recenti, col sorgere dei movimento per l’emancipazione femminile, la Chiesa è stata spesso accusata d’aver ostacolato lo sviluppo della donna. Questa accusa misconosce il ruolo essenziale sostenuto dalla Chiesa nell’affermazione della dignità e dei diritti della donna. Da quando San Paolo dichiarò che nel Cristo non vi è «né uomo né donna» (Gal 3,28), l’uguaglianza fondamentale della donna con l’uomo è ammessa nella Chiesa come un principio che deve trasformare le relazioni sociali. Anche se tutte le conseguenze di questa uguaglianza non sono state immediatamente percepite, l’enunciato del principio ha favorito il rispetto dovuto alla donna, ed incoraggiato la valorizzazione della sua personalità.

L’Assunzione è una manifestazione di questo principio; esso attesta in modo particolarmente chiaro che la salvezza operata da Cristo vuole escludere ogni discriminazione nei riguardi della. donna. Accanto al Cristo risorto che annuncia e garantisce la risurrezione futura dell’umanità, è presente una donna col suo corpo elevato allo stato glorioso. Le primizie della risurrezione appaiono così non in un uomo solo, ma in un uomo e una donna.

Il mistero dell’elevazione celeste di Maria è il termine supremo di tutto un destino; prima di tradursi nell’Assunzione, l’onore dato da Dio alla donna si era inaugurato sulla terra con l’esistenza di colei che era stata chiamata a divenire la madre di Gesù.

Il mistero dell’Immacolata Concezione è quello della santità perfetta attribuita a una donna: esso spezza quella prossimità che il racconto della caduta aveva descritto fra la donna e il serpente, e pone la donna in una purezza senz’ombra che l’avvicina al Cristo. La santità del corpo e del cuore di Maria che si esprime nella sua Assunzione, era stata acquisita fin dal primo istante e dimostra come la grazia del Cristo, che si effonde nell’umanità, trova anzitutto la sua pienezza in una donna.

Il mistero della maternità verginale svela ancor più vivamente l’intenzione di Dio di promuovere la donna, assegnandole una missione unica nell’opera della salvezza. È una donna che è chiamata a dare il suo consenso, a nome dell’umanità, alla venuta del Salvatore; ella concorre con lo Spirito Santo al concepimento del bambino e diventa così Madre di Dio. Si deve riconoscere che nessun progetto umano per l’emancipazione della donna avrebbe potuto immaginare un così alto destino. Diventare madre di Dio è il culmine della dignità femminile.

Il mistero della cooperazione di Maria alla missione redentrice, mistero che in modo impressionante si afferma a Cana fin dall’origine della vita pubblica e che si realizza soprattutto con l’impegno nel sacrificio del Calvario, dimostra ancora il valore dell’azione della donna e del dono ch’ella fa di se stessa. Questo valore è consacrato dal Cristo in croce, allorché proclama il ruolo materno che Maria continuerà ad esercitare nella Chiesa.

Immacolata concezione, maternità divina, cooperazione all’opera redentrice, tutto ciò giustifica l’Assunzione. Poiché Dio ha voluto associare la donna, in maniera unica, all’Incarnazione e alla Redenzione, ha raccolto in Maria tutto il frutto di quest’opera di salvezza e con l’Assunzione presenta al mondo la donna ideale in cui la grazia divina ha sviluppato in pienezza la personalità.

Jean Galot, «La donna onorata da Dio», in “L’Osservatore Romano”, mercoledì 15 agosto 1979, p. 1.

Foto: El Greco (Domínikos Theotokópoulos), Assunzione della Vergine, (1577-1579) olio su tela, Art Institute of Chicago, Chicago / it.wikipedia.org

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