Regina Cæli 2013/5

Regina Cæli 2013/5
Piazza San Pietro
III Domenica di Pasqua, 14 aprile 2013

 

Regina Cæli 2013/5
Cari fratelli e sorelle,
buongiorno!

Vorrei soffermarmi
brevemente
sulla pagina degli
Atti degli Apostoli

che si legge
nella Liturgia di questa
Terza Domenica
di Pasqua

Regina Cæli 2013/5

Questo testo
riferisce che
la prima
predicazione
degli Apostoli
a Gerusalemme

riempì la città
della notizia
che Gesù era
veramente
risorto,

secondo
le Scritture,

ed era
il Messia
annunciato
dai Profeti.

I sommi
sacerdoti
e i capi
della città

cercarono
di stroncare
sul nascere
la comunità
dei credenti
in Cristo

e fecero
imprigionare
gli Apostoli,

ordinando loro
di non
insegnare più
nel suo nome.

Ma Pietro
e gli altri
Undici
risposero:

« Bisogna
obbedire
a Dio
invece che
agli uomini.

Il Dio dei
nostri padri
ha risuscitato
Gesù …

lo ha innalzato
alla sua destra
come capo
e salvatore…

E di questi fatti
siamo testimoni
noi e
lo Spirito Santo»
(At 5,29-32).

Allora fecero
flagellare
gli Apostoli

e comandarono
loro nuovamente
di non parlare più
nel nome di Gesù.

Ed essi
se ne andarono,

così dice
la Scrittura,

«lieti
di essere stati
giudicati degni

di subire
oltraggi
per il nome
di Gesù» (v. 41).

***

Regina Cæli 2013/5
Io mi domando:

dove trovavano
i primi discepoli
la forza
per questa loro
testimonianza?

Non solo:
da dove
venivano loro
la gioia
e il coraggio
dell’annuncio,

malgrado
gli ostacoli
e le violenze?

Non dimentichiamo
che gli Apostoli
erano
persone semplici,

non erano scribi,
dottori della legge,
né appartenenti
alla classe
sacerdotale.

Come
hanno potuto,
con i loro limiti
e avversati
dalle autorità,

riempire
Gerusalemme
con il loro
insegnamento
(cfr At 5,28)?

È chiaro
che solo
la presenza
con loro
del Signore
Risorto

e l’azione
dello Spirito
Santo
possono
spiegare
questo fatto.

Il Signore
che era
con loro

e lo Spirito
che li spingeva
alla predicazione

spiega
questo fatto
straordinario.

La loro fede
si basava
su un’esperienza

così forte
e personale
di Cristo
morto e risorto,

che non
avevano paura
di nulla
e di nessuno,

e addirittura
vedevano
le persecuzioni
come un motivo
di onore,

che
permetteva loro
di seguire
le orme di Gesù
e di assomigliare
a Lui,

testimoniando
con la vita.

Regina Cæli 2013/5

Questa storia
della prima
comunità
cristiana
ci dice una cosa
molto importante,

che vale
per la Chiesa
di tutti i tempi,
anche per noi:

quando
una persona
conosce
veramente
Gesù Cristo
e crede in Lui,

sperimenta
la sua presenza
nella vita
e la forza della
sua Risurrezione,

e non può
fare a meno
di comunicare
questa esperienza.

E se
questa persona
incontra
incomprensioni
o avversità,

si comporta
come Gesù
nella sua Passione:

risponde
con l’amore
e con la forza
della verità.

***

Regina Cæli 2013/5
Pregando
insieme il
Regina Caeli,

chiediamo
l’aiuto di Maria
Santissima

affinché
la Chiesa
in tutto
il mondo

annunci
con franchezza
e coraggio
la Risurrezione
del Signore

e ne dia valida
testimonianza
con segni
di amore fraterno.

L’amore fraterno
è la testimonianza
più vicina
che noi
possiamo dare

che Gesù
è con noi vivo,
che Gesù
è risorto.

Preghiamo
in modo
particolare
per i cristiani
che soffrono
persecuzione;

in questo tempo
ci sono
tanti cristiani
che soffrono
persecuzione,

tanti, tanti,
in tanti Paesi:

preghiamo
per loro,
con amore,
dal nostro cuore.

Sentano
la presenza
viva
e confortante
del Signore
Risorto.

Dopo il Regina Coeli

***

Regina Cæli 2013/5
Ieri, a Venezia,
è stato
proclamato Beato
Don Luca Passi,

sacerdote
bergamasco
del secolo
diciannovesimo,

fondatore
dell’Opera laicale
Santa Dorotea
e dell’Istituto
delle Suore Maestre
di Santa Dorotea.

Rendiamo
grazie a Dio
per la
testimonianza
di questo Beato!

Regina Cæli 2013/5

Oggi in Italia
si celebra
la Giornata
per l’Università
Cattolica
del Sacro Cuore,

sul tema
«Le nuove
generazioni
oltre la crisi».

Questo Ateneo,
nato dalla mente
e dal cuore
di Padre
Agostino Gemelli

e con un grande
sostegno popolare,
ha preparato
migliaia e migliaia
di giovani

ad essere cittadini
competenti
e responsabili,
costruttori
del bene comune.

Invito
a sostenere
sempre
questo Ateneo,

perché continui
ad offrire
alle nuove
generazioni
un’ottima
formazione,

per affrontare
le sfide
del tempo
presente.

Saluto
con affetto
tutti i pellegrini
presenti,
provenienti
da tanti Paesi!

Le famiglie,
i gruppi
parrocchiali,
i movimenti,
i giovani.

In particolare
saluto
il pellegrinaggio

della diocesi
di Siena-Colle
Val d’Elsa-
Montalcino,

con l’Arcivescovo
Mons. Buoncristiani.

Un pensiero
speciale anche
per i ragazzi
e le ragazze

che si stanno
preparando
alla Cresima.

A tutti voi
buona domenica
e buon pranzo!

Foto: Il Regina Cæli
di Papa Francesco /
telepace.it

Lascia un commento