Storiella per lo spirito 5
Un po’ di pazienza
Storiella per lo spirito 5
Mark Twain
(pseudonimo di
Samuel Langhorne
Clemens [1835-1910]),
scrittore, umorista,
aforista
e docente statunitense,
stava ascoltando
un ragazzo di 17,
il quale si lamentava
nei confronti
del proprio padre:
«Non ci
comprendiamo più;
ogni giorno
è una discussione.
È così reazionario,
non ha
alcuna sensibilità
per le cose d’oggi.
Che cosa devo fare?
Me ne vado,
scappo di casa!».
Mark Twain
gli rispose:
«Ti capisco bene.
Quando avevo 17 anni,
anche mio padre
era così conservatore,
non potevo proprio
sopportarlo.
Devi solo avere
un po’ di pazienza
con i vecchi;
sono lenti a cambiare.
Quando avevo 27 anni,
mio padre
aveva già fatto
molti progressi,
si poteva
parlare con lui
in modo del tutto
ragionevole.
E oggi,
dopo altri 10 anni,
non lo crederesti,
quando non so
che pesci pigliare,
vado
a chieder consiglio
al mio vecchio padre.
Fino a questo punto
possono cambiare
i vecchi».
Storiella per lo spirito 5
Riflessione
Storiella per lo spirito 5
Non si sopportano più.
È colpa del padre
o del figlio
o di entrambi?
Che cosa
mi verrebbe
da pensare
se ricevessi
la risposta
di Mark Twain?
«L’uomo cambia,
non solo i vecchi».
E c’è bisogno
di un po’ di pazienza
gli uni verso gli altri.
E perché pazienza?
Perché tu, o Dio,
hai continuamente
pazienza
con chi è debole,
e chi sbaglia,
con lui, con me,
con tutti,
sempre,
anche oggi!
Friedrich Dietz, «Prima
che il giorno cominci.
101 racconti e preghiere»,
Edizioni Messaggero Padova,
1996, p. 9.
Foto: Father and Son
Shouting at Each Other
Image by © Royalty-Free /
Corbis
Precisazione
Storiella per lo spirito 5
Questo racconto
lo accolgo così com’è
principalmente
per la conclusione morale
sopra riportata.
Per quanto, invece,
riguarda la risposta
di Mark Twain
al ragazzo diciasettenne
ho diverse perplessità.
Credo
che questa risposta
sia stata manipolata
al fine di adattarla
al tema del racconto.
Infatti, anzitutto,
storicamente,
il papà di Mark Twain
morì di polmonite,
nel 1847,
quando Mark
aveva 11 anni.
Inoltre,
tra gli aforismi
attribuiti a Mark
ho trovato questo:
«Quando ero
un ragazzo
di quattordici anni,
mio padre
era così ignorante
che non riuscivo
a sopportare
di avere
un vecchio intorno.
Quando ho avuto
ventuno anni
sono rimasto stupito
di quante cose
quell’uomo
avesse imparato
in soli sette anni!».
A parte che se,
nella sostanza,
il testo si avvicina
alla risposta
di Mark
al diciasettenne,
nella forma,
si differenzia
e per le date
e, in parte,
per la sostanza.
Infine,
non ho trovato
da quale delle opere
attribuite a Mark Twain
questo aforisma
sia stato tratto.