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Caldo pericoloso
Nel 2024 drastico aumento dei giorni di “caldo pericoloso”

 

Caldo pericoloso
Nel 2024
i cambiamenti climatici
hanno portato
a una media di 41 giorni
di “caldo pericoloso”

in grado di danneggiare
la salute umana
e gli ecosistemi.

È quanto emerge
dal primo rapporto annuale

pubblicato
dal gruppo di scienziati
World Weather Attribution
(Wwa) e dal think tank
Climate central.

Lo studio,
che esamina
gli effetti climatici estremi
degli ultimi 12 mesi,

avverte che «tutti i Paesi»
devono prepararsi
all’aumento di questi rischi
per ridurre al minimo
morti e danni nel 2025
e oltre.

Secondo il documento,
il 21 luglio 2024
è stato «il giorno più caldo
(in media) mai registrato
sulla Terra,

prima che il 22 luglio
infrangesse quel record»

con il maggior
numero di persone
mai registrate esposte
a temperature
eccessivamente elevate:
5,3 miliardi.

Caldo pericoloso

Le aree del mondo
con il maggior numero
di giornate con aggiunta
di “caldo pericoloso”

sono state
quelle più vicine
all’Equatore e

«la stragrande maggioranza»
apparteneva
ai cosiddetti Sids
(Small Island
Developing States).

In effetti,
18 dei 20 Paesi
che hanno sperimentato
queste temperature elevate

– per più di 130 giorni
caldi in più –

appartenevano
a questo gruppo.

Il caldo record
è solo uno dei fenomeni
climatici estremi
che hanno segnato
l’anno 2024.

***

Caldo pericoloso
Il rapporto del Wwa
individua anche
quattro azioni
da intraprendere
nel 2025

per invertire
questa tendenza dannosa
legata
al cambiamento climatico.

Il primo punto
riguarda l’esigenza
di un allontanamento
più rapido
dai combustibili fossili.

«Un rapido passaggio
alle energie rinnovabili

contribuirà
a rendere il mondo
un luogo più sicuro,
più sano, più ricco
e più stabile», si legge.

Un altro suggerimento
per il 2025
riguarda i progressi necessari
sull’allerta preventiva
dei disastri ambientali.

«La maggior parte
delle condizioni
meteorologiche estreme
sono ben previste,
anche nei Paesi
in via di sviluppo.

Ogni Paese deve
implementare,
testare e migliorare
continuamente
i sistemi
di allarme rapido

per garantire
che le persone
non siano in pericolo».

***

Caldo pericoloso
Si passa poi
alla segnalazione
in tempo reale
delle morti
per calore estremo.

«I pericoli
delle alte temperature
sono sottovalutati
e sottostimati».

Ad aprile,
ad esempio,

un ospedale del Mali
ha segnalato un aumento
dei decessi in eccesso
poiché la temperatura
è salita a quasi 50°C.

Segnalato dai media locali,
l’annuncio è stato
un raro esempio

di allarme rapido
sui pericoli
del caldo estremo
in tempo reale.

I sistemi sanitari
in tutto il mondo
sono messi a dura prova,

ma informare
i giornalisti locali
quando i dipartimenti
di emergenza
sono sopraffatti

è un modo semplice
per avvisare la popolazione
che il caldo estremo
può essere mortale.

Il suggerimento finale
è quello legato
al potenziamento
dei finanziamenti
per i Paesi
in via di sviluppo,

«responsabili di una
piccola quantità
di emissioni storiche
di carbonio,

ma i più colpiti
dalle condizioni
meteorologiche estreme».

«Drastico aumento
dei giorni di “caldo pericoloso”»,
in “L’Osservatore Romano”,
venerdì 27 dicembre 2024,
pp. II-III.

Foto: Clima globale 2024:
anno più caldo di sempre /
infobuildenergia.it

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