Istantanee 2024/4
OTTOBRE
La Spagna è ferita
da un drammatico evento
legato
al cambiamento climatico.
A fine ottobre
una devastante
inondazione,
provocata
dal fenomeno
meteorologico Dana
(depressione isolata
di alta quota),
colpisce
l’est del Paese,
devastando
la provincia di Valencia
e causando
almeno 229 morti.
I lavori
per bonificare la zona
continuano
per diversi mesi,
ininterrottamente,
con uno sforzo collettivo
che unisce la cittadinanza
nel dolore
e nella solidarietà.
Migliaia
di giovani volontari,
dal resto della Spagna
ma anche da altri Paesi,
sono accorsi
nelle zone più devastate
per aiutare
a pulire il fango
dalle strade,
a rimuovere i mobili
e gli elettrodomestici
resi inutilizzabili
o a distribuire
provviste alle famiglie
che hanno perso tutto.
Oltre alla solidarietà,
c’è anche
la manifestazione
della rabbia.
Il 9 novembre,
circa 130.000 persone
scendono
per le strade di Valencia
chiedendo le dimissioni
del presidente
della Comunità Valenciana
Carlos Mazón,
accusandolo
della pessima gestione
delle fasi di emergenza,
seguite da altri
cortei di protesta
in molte città della Spagna.
***
Istantanee 2024/3
NOVEMBRE
Il 5 novembre
il candidato repubblicano,
Donald Trump,
vince
le elezioni presidenziali
battendo
la rappresentante democratica,
Kamala Harris,
tornando alla Casa Bianca
come 47° presidente
degli Usa.
Trump ottiene
un successo
più netto e ampio
di quello previsto
da molti analisti
e sondaggi
(oltre 71 milioni
i suoi voti
contro poco più
di 66 milioni di Harris;
e 312 grandi elettori
contro 226),
e avrà come vice
J.D. Vance.
Decisivo nella vittoria
il ruolo del capo
del social media X,
Elon Musk.
Il 13 luglio, durante
un comizio elettorale
in Pennsylvania,
Trump è rimasto
lievemente ferito
ad un orecchio
dopo aver subito
un attacco con la pistola
da parte di un giovane
poi ucciso
dalle forze di sicurezza.
Trump
è il primo presidente
a ricoprire due mandati
non consecutivi
(dopo Grover Cleveland
a fine Ottocento).
Harris
era scesa in campo
a seguito del ritiro
dalla corsa da parte
del presidente in carica,
Joe Biden, il 21 luglio.
L’insediamento di Trump
alla Casa Bianca
è previsto
per il 20 gennaio 2025,
mentre il Partito repubblicano
disporrà della maggioranza
anche nel nuovo Senato
e nella Camera
dei rappresentanti
di Washington
Istantanee 2024/3
DICEMBRE
Rivolgimenti storici
caratterizzano
a fine anno
la Siria,
Paese martoriato
da oltre 13 anni
di guerra civile
con milioni
di profughi.
Dopo che Israele,
nel corso
dei mesi precedenti,
ha più volte colpito
postazioni di Hezbollah
nel Paese
– anche con l’ausilio
degli Usa,
impegnati nella lotta
contro avamposti
del sedicente
Stato islamico (Is) – ,
dal 27 novembre
gruppi islamisti,
salafitisunniti,
partiti in particolare
dalla roccaforte
settentrionale di Idlib,
e capeggiati
dal movimento
Ha’yat Tahrir al-Sham (Hts),
del leader
Abu Mohammad al-Jolani,
iniziano a conquistare
diverse città della Siria:
Aleppo, Hama, Homs,
poi Daraa nel sud.
Entrano a Damasco
tra il 7 e l’8 dicembre.
L’esercito governativo
di Bashar al-Assad
praticamente non combatte.
Il presidente
viene deposto
e fugge a Mosca.
Gli alleati storici,
Russia, Hezbollah
e Iran (sciiti)
non riescono più
a sostenerlo.
Dopo 54 anni
finisce il potere
degli Assad.
La nuova
leadership al potere
assicura
una transizione pacifica
e la protezione
delle minoranze,
ma il futuro
della nuova Siria
è ancora
tutto da scrivere.
Da “L’Osservatore Romano”,
venerdì 27 dicembre 2024,
p. III.