Francesco Omelie 2013/1 – Santa Messa con i Cardinali
Cappella Sistina – Giovedì, 14 marzo 2013
Francesco Omelie 2013/1 – In
queste tre Letture
vedo che c’è qualcosa
di comune:
è il movimento.
Nella Prima Lettura
il movimento nel cammino;
nella Seconda Lettura,
il movimento nell’edificazione
della Chiesa;
nella terza, nel Vangelo,
il movimento nella confessione.
Camminare, edificare, confessare.
Francesco Omelie 2013/1
Camminare.
«Casa di Giacobbe, venite,
camminiamo nella luce del Signore»
(Is 2,5).
Questa è la prima cosa
che Dio ha detto ad Abramo:
Cammina nella mia presenza
e sii irreprensibile.
Camminare:
la nostra vita è un cammino
e quando ci fermiamo,
la cosa non va.
Camminare sempre,
in presenza del Signore,
alla luce del Signore,
cercando di vivere
con quella irreprensibilità
che Dio chiedeva ad Abramo,
nella sua promessa.
***
Francesco Omelie 2013/1 – Edificare.
Edificare la Chiesa.
Si parla di pietre:
le pietre hanno consistenza;
ma pietre vive,
pietre unte dallo Spirito Santo.
Edificare la Chiesa,
la Sposa di Cristo,
su quella pietra angolare
che è lo stesso Signore.
Ecco un altro movimento
della nostra vita:
edificare.
***
Francesco Omelie 2013/1 – Terzo,
confessare.
Noi possiamo camminare
quanto vogliamo,
noi possiamo edificare
tante cose,
ma se non confessiamo
Gesù Cristo,
la cosa non va.
Diventeremo
una ONG assistenziale,
ma non la Chiesa,
Sposa del Signore.
Quando non si cammina,
ci si ferma.
Quando
non si edifica sulle pietre
cosa succede?
Succede quello
che succede ai bambini
sulla spiaggia quando fanno
dei palazzi di sabbia,
tutto viene giù,
è senza consistenza.
Quando non si confessa
Gesù Cristo,
mi sovviene la frase
di Léon Bloy:
“Chi non prega il Signore,
prega il diavolo”.
Quando non si confessa
Gesù Cristo, si confessa
la mondanità del diavolo,
la mondanità del demonio.
Camminare, edificare-costruire, confessare.
***
Francesco Omelie 2013/1 – Ma la cosa
non è così facile,
perché nel camminare,
nel costruire, nel confessare,
a volte ci sono scosse,
ci sono movimenti
che non sono proprio
movimenti del cammino:
sono movimenti
che ci tirano indietro.
Questo Vangelo prosegue
con una situazione speciale.
Lo stesso Pietro
che ha confessato Gesù Cristo,
gli dice:
Tu sei Cristo,
il Figlio del Dio vivo.
Io ti seguo,
ma non parliamo di Croce.
Questo non c’entra.
Ti seguo con altre possibilità,
senza la Croce.
Quando camminiamo
senza la Croce,
quando edifichiamo
senza la Croce
e quando confessiamo un Cristo
senza Croce,
non siamo discepoli del Signore:
siamo mondani,
siamo Vescovi, Preti,
Cardinali, Papi,
ma non discepoli del Signore.
Io vorrei che tutti,
dopo questi giorni di grazia,
abbiamo il coraggio,
proprio il coraggio,
di camminare
in presenza del Signore,
con la Croce del Signore;
di edificare la Chiesa
sul sangue del Signore,
che è versato sulla Croce;
e di confessare l’unica gloria:
Cristo Crocifisso.
E così la Chiesa andrà avanti.
Io auguro a tutti noi
che lo Spirito Santo,
per la preghiera della Madonna,
nostra Madre,
ci conceda questa grazia:
camminare, edificare, confessare
Gesù Cristo Crocifisso.
Così sia.
Foto: Omelia di Francesco ai Cardinali
nella Cappella Sistina 2013 /
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