Nel nome di Dio,
clemente, misericordioso
Premessa
Nel nome di Dio – L’Islàm nasce
con la grande personalità di Maometto
(571-632 d.C.),
ed è la terza delle religioni monoteistiche,
sorta dopo l’Ebraismo e il Cristianesimo.
Il pensiero dominante di Maometto
è la tremenda maestà dell’unico Dio.
L’unico Dio non tollera
eguale vicino a sé,
è infinitamente giusto e clemente,
gradisce la quotidiana preghiera
e l’offerta di opere buone.
Egli chiama alla fratellanza i popoli
e nello stesso tempo
divide la famiglia umana:
in «casa dell’Islàm» (dār al-Islām),
ossia lo spazio territoriale e politico
soggetto alla legge islamica
e abitato dalla umma
(«comunità») dei credenti,
entro il quale è vietato condurre guerre
in «casa della guerra» (dār al-ḥarb),
comprendente cioè tutti i Paesi
non musulmani, nei quali
è lecito e doveroso condurre
la guerra santa.
La guerra santa (Jihād),
che spalanca subito il paradiso,
diventa obbligo, però,
solo in caso di aggressione.
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Nel nome di Dio – La compresenza
nella figura di Maometto
del «profeta religioso» e
del «profeta armato» ha segnato
anche nella mentalità dei suoi seguaci,
che hanno accentuato
ora l’uno, ora l’altro aspetto
dell’eredità del profeta.
Si distinguono, perciò,
e si contrappongono
all’interno dell’Islàm
scuole diverse,
anche se fondamentalmente unite
nei precetti, nel culto,
nell’attesa della risurrezione finale.
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Nel nome di Dio – Per il musulmano
ogni versetto del Corano,
se recitato con fede,
ha valore di preghiera,
anche se nel Libro
non mancano preghiere in senso proprio,
che mirano cioè
a lodare e ringraziare Dio,
a chiedergli perdono.
La preghiera musulmana
esprime una fede ardente
nell’unico Dio
e lo fa in linguaggio immaginoso.
Il suo tema
è «l’abbandono a Dio»,
che è il significato letterale
del termine islàm.
La ricerca angosciata dell’Amato,
il dialogo tra l’anima e il Signore,
l’aspirazione profonda all’unione con Dio
caratterizzano in modo speciale
la preghiera dei mistici arabi e persiani,
conferendo ad essa una straordinaria intensità.
Questa raccolta di preghiere
è particolarmente attenta
alle loro voci.
Dom Pierre Miquel – Matteo Perrini,
«Preghiere dell’umanità», Queriniana,
Brescia 1993, p. 158.
Nel nome di Dio,
clemente, misericordioso
Nel nome di Dio,
clemente , misericordioso!
(NB! Questa è l’invocazione iniziale
di ogni preghiera islamica).
Lode a Dio, Signore dell’universo,
clemente, misericordioso,
re del giorno del giudizio!
Te solo adoriamo,
te solo invochiamo in aiuto.
Guidaci sul retto sentiero:
il sentiero di coloro
che hai colmato dei tuoi favori,
contro i quali non sei adirato,
e che non vagano nell’errore! (1,1-7).
Sura con cui si apre il Corano
in C.M. Guzzetti, «Islàm in preghiera»,
LDC – Leumann, Torino 1991
Dom Pierre Miquel – Matteo Perrini,
«Preghiere dell’umanità», Queriniana,
Brescia 1993, p. 159.
Foto: La Mecca, è la città santa
per antonomasia
dell’attuale Arabia Saudita,
patria di Maometto, ricordato come
profeta e rifondatore dell’Islàm.
Nella foto si coglie
la Moschea Masjid al-Haram (VII sec.),
che circonda la Kaaba struttura cubica,
il santuario più sacro dell’Islàm.