Omaggio a Maria2 – Colei che si fa trovare
Omaggio a Maria2 – Queste immagini
vogliono essere un omaggio a Maria
e insieme preghiera di affidamento
al suo cuore e alle sue mani di Madre
a cura di p. Giorgio;
testo della riflessione di
don Alessandro Pronzato
«…Concepirai un figlio,
lo darai alla luce e lo chiamerai Gesù…»…
Maria disse: « Eccomi,
sono la serva del Signore,
avvenga di me quello che hai detto» (Lc 1,26-38)
Omaggio a Maria2 – Mi devo
fare accompagnare, ovviamente,
dalla pagina di Luca (1,26-38)
per contemplare questo mistero.
Ma ho bisogno anche
della pagina precedente (1,8-22),
che ha come protagonista
il sacerdote Zaccaria.
Due Annunciazioni,
che riguardano un unico avvenimento,
in stretto rapporto una con l’altra,
ma che determinano atteggiamenti opposti
e tracciano una linea di confine
tra chi crede veramente
e chi, invece, crede di credere.
Ho bisogno di questo contrasto.
La città santa, Gerusalemme,
e un borgo insignificante della Galilea,
Nazaret, il cui nome non è registrato
neppure una volta nelle Sacre Scritture.
Da una parte,
la cornice solenne del Tempio
(«nell’ora dell’incenso»),
dall’altra un’abitazione come tante altre,
in un giorno qualsiasi,
in un momento qualsiasi.
Il sacerdote, specialista del sacro,
e una ragazza di cui nessuno sa nulla.
***
Omaggio a Maria2 – Ebbene,
tutto viene capovolto.
L’uomo di Dio, esatto, puntuale,
avvolto nei paramenti liturgici,
abilissimo nel maneggiare il turibolo,
sbaglia clamorosamente
la cerimonia più importante.
Non capisce l’unica cosa
che dovrebbe capire.
Povero Zaccaria, uomo di Dio,
finché Dio non entra veramente
nella sua vita.
Povero prete che osa
chiedere a Dio le credenziali.
Balbetta, diventa sospettoso, scettico.
Capace di officiare.
Ma incapace di accogliere.
***
Omaggio a Maria2 – Un conto
è «amministrare Dio»,
un conto lasciarsi afferrare
dalle Sue esigenze.
Un conto è dare Dio agli altri
– secondo le regole fissate dai manuali -,
un conto arrendersi
alle richieste del «Dio vivente»,
cadere nelle Sue mani.
Zaccaria non ce la fa.
Dopo anni e anni
di servizio inappuntabile nel Tempio,
un giorno scopre
di essere estraneo a Dio,
pur illudendosi di trattare,
maneggiare le cose di Dio.
***
Omaggio a Maria – La fanciulla
oscura, inesperta, invece,
trova immediatamente
l’atteggiamento giusto
e la risposta giusta.
Di fronte al Dio
che entra improvvisamente
nella sua vita, si rivela capace
della cosa fondamentale: l’accoglienza.
No. Non è lei che entra nel mondo di Dio.
Fa qualcosa di più e di meglio.
Permette che Dio entri nel suo mondo,
nella sua esistenza,
e sconvolga tutto,
senza opporre resistenze.
***
Omaggio a Maria2 – E
l’avvenimento sensazionale
scaturisce in un contesto
di estrema semplicità,
di silenzio, di oscurità.
In un «clima di complicità»
tra Dio e una creatura.
C’è una zona di mistero,
sottratta alla curiosità dei più,
all’informazione dei dotti,
e all’influenza dei potenti,
in cui si consuma un evento decisivo.
Raccolta “Maria nell’arte: Annunciazione”
a cura di p. Giorgio;
testo della riflessione «Colei che si fa trovare»,
Alessandro Pronzato, Il rosario.
Preghiera nel quotidiano, Piero Gribaudi Editore,
Torino 19893, pp. 17-18.
Foto di apertura: Andrea Del Sarto,
detto anche Andrea d’Agnolo,
Annunciazione, 1528,
olio su pannello (96 x 189 cm),
Galleria Palatina, Palazzo Pitti,
Firenze / commons.wikimedia.org